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    In aumento il numero di trapianti di cornea - Ospedale San Bassiano, Bassano del Grappa

    di Morselli dr.ssa Simonetta 

    Direttore della struttura complessa oculistica AULSS 7 Pedemontana, Ospedale Civile “San Bassiano”, Bassano del Grappa

    Il periodo che stiamo vivendo ha cambiato le nostre abitudini, i nostri costumi e soprattutto ci ha insegnato a dare il giusto peso alle cose essenziali.
    Siamo usciti all’aperto solo quando era necessario, abbiamo viaggiato di meno e siamo stati più prudenti, sapevamo che era dannoso per tutti e soprattutto per noi stessi, intasare gli ospedali per futili motivi o per incidenti causati dalla nostra noncuranza e distrazione. Durante il periodo di Pandemia gli Ospedali non hanno mai chiuso, anzi sono stati potenziati di personale medico e infermieristico, che comunque si ammalava, ma poi tornava a lavorare ancora più motivato di prima. Tanti reparti sono stati chiusi e l’attività si è spostata dall’elezione all’urgenza.

    Anche in Oculistica è avvenuta esattamente la stessa cosa, gli interventi non urgenti come gli interventi di cataratta per gli anziani, gli interventi di chirurgia palpebrale e altri interventi sono stati rimandati. I trapianti di cornea, siano essi stati lamellari, perforanti o endoteliali sono sempre stati eseguiti per restituire la vista a pazienti che ne fossero sprovvisti. Gli interventi per la cura del glaucoma e le iniezioni per le maculopatie non sono mai stati sospesi o rimandati. Il numero dei trapianti di cornea, ovviamente, si è dimezzato in questi ultimi due anni, anche per dare comunque spazio a interventi forse più urgenti. C’è da notare comunque, che la maggior responsabilità di noi tutti, ha fatto drasticamente crollare l’incidenza dei traumi perforanti oculari che hanno lasciato spazio per i pazienti che necessitavano di cheratoplastica.

    Paradossalmente in questi due anni abbiamo eseguito in proporzione un 20% in più di trapianti di cornea rispetto agli anni precedenti, poiché l’emergenza COVID ha come “ripulito” del non essenziale i nostri reparti lasciando più spazio al necessario senza che questo fosse confuso con il superfluo. Questi dati per dire che la donazione non si è mai fermata e che i trapianti hanno subito un aumento grazie allo spazio lasciato vuoto dai traumi oculari che sono drasticamente diminuiti. Qualcosa di buono questo periodo COVID ce lo ha lasciato, soprattutto ci ha fatto apprezzare delle piccole e grandi cose che prima davamo per “scontate” come la capacità di tornare a vedere grazie ad un trapianto di cornea. 

     (tratto da Rivivere n.69, Natale 2021)

     

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