Eva Ferrandi, un piccolo angelo biondo di soli 6 anni, è stata colpita improvvisamente da un malore che, col passare delle ore, si è rivelato più grave fino ad essere irreversibile. Ma il suo sorriso non si è spento per sempre perché i suoi genitori, con coraggio, generosità ed altruismo, hanno acconsentito che altre persone potessero vivere o vivere meglio.
Quando posso seguo notizie Aido su periodici e social, leggo i post su Facebook di qualche amica iscritta alle associazioni del dono, di recente ho allacciato i contatti con la presidente Aido della zona di Povolaro e Dueville, fresca di nomina, Mariledi Moro.
Caro Giò, grazie di questa nostra meravigliosa avventura!
La notte che sei morto è successa una delle esperienze più incredibili della mia vita. Da quella notte “la più incredibile della mia vita” sento l’obbligo di condividere con il mondo ciò che conosco della tua storia: sei un giovane maschio di Pavia, morto il 9 gennaio 1999 alle prime luci dell’alba. Sei stato un donatore multiorgano, hai salvato la mia e altre vite. Tutto il resto che so di te, sono le mie percezioni su di te. La privacy non concede di sapere null’altro.
Luca Cestaro ci racconta la sua esperienza di malattia e di rinascita, che lo ha portato ad impegnarsi nel ruolo di Presidente Aido della Regione Veneto.
Jenny (nome di fantasia, per tutelare la sua privacy, in quanto minorenne) fino a tre anni fa era una bambina energica e vivace, tanto da riuscire a praticare in maniera brillante ben tre sport contemporaneamente. Ad un tratto però la sua vitalità ha cominciato inesorabilmente ad affievolirsi.
Sono sempre stato una persona attiva; lavoro nella mia azienda agricola e coltivo degli hobby, canto nel coro della chiesa parrocchiale e suono la tromba nella banda cittadina.
Il 2000, atteso da molti come un anno di svolta e di cambiamento per il nuovo millennio che avanza, ha lasciato certamente un segno indelebile nella vita di Vittorio Bertozzo, oggi Capogruppo delle penne nere della frazione bassanese di San Lazzaro, e dei suoi famigliari che da più di vent’anni lo sorreggono nella personale battaglia contro un cuore troppo debole per sostenere la sua incontenibile vitalità.